Agli occhi degli estranei il mondo esoterico può apparire attiguo al mondo di tanti ciarlatani che infestano la rete internet, se non addirittura gli scaffali delle librerie con pubblicazioni da operetta, atte giusto per irretire le menti più esposte e fragili. Eppure in mezzo vi è un intero universo di diversità e un grado molto più elaborato di conoscenza. Il polpettone uni comprensivo, generato dal movimento New Age, è ancora lontano dallo smettete di produrre danni ed idiozie. Dalla sua ha la capacità di essere suggestivo, ma alla prova dei fatti ha quasi meno valore delle visioni proposte da Scientology. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti… un pò come la storia della fine del mondo, che sarebbe dovuta arrivare il 21 Dicembre 2012, predetta dal calendario Maya… una congettura elaborata dal fu José Argüelles, alla quale i media diedero fin troppo rilievo. Il Calendario Maya… pensate di aver visto sistemi complessi nella vostra vita? Bene, perché quello di questo calendario particolare potrebbe batterli tutti! Dimenticate per un attimo il nostro modo di contare gli anni, i mesi, i giorni… dimenticatelo completamente.
Facciamo un esempio semplice, Sir Winston Churchill era nato il 30 Novembre 1874, nel nostro modo di calcolare il tempo, ma per i Maya la sua data di nascita era: 6 Men 8 Sak 12.12.19.16.15. Si avete letto bene! E il famoso 21 Dicembre 2012 altro non era che il 4 Ahaw 3 Kankin 13.0.0.0.0 (e queste ultime 5 cifre sono quelle di cui poi scopriremo l’importanza).
Il concetto, nella sua complessità, è semplice, il sistema del Maya (usato anche dagli Aztechi e dai Toltechi) si basava su 3 cicli distinti: il ciclo Tzolkin, il ciclo Haab ed il Lungo Computo.
Tzolkin – Era il ciclo del calendario religioso e si basava su due cicli minori, uno di 13 giorni computato numericamente (1 – 13) ed uno di 20 giorni computato con un nome (Ahaw, Imix, Ik, Akbal, Kan, Chicchan, Cimi, Manik, Lamat, Muluc, Oc, Chuen, Eb, Ben, Ix, Men, Cib, Caban, Etznab, Caunac). Ogni giorno entrambi i cicli avanzavano: 1 Ahaw, 2 Imix, 3 Ik, ecc… il giro si completava in ben 260 giorni.
Haab – Era il ciclo del calendario civile, più simile al nostro e legato alle stagioni. C’erano ben 18 mesi (Pop, Uo, Zip, Zotz, Tzec, Xul, Yaxkin, Mol, Chen, Yax, Sak, Ceh, Mac, Kankin, Muan, Pax, Kayab, Cumku) da 20 giorni l’uno… per un totale d 360 giorni. A questi ne venivano aggiunti 5, detti Uayeb, definiti i cinque giorni fuori dal tempo, considerati particolarmente infausti. I giorni del mese non erano numerati da 1 a 20, bensì da 0 a 19, questo perchè i Maya conoscevano l’uso dello zero.
Incrociando i due cicli tra loro si ritornava ad una perfetta corrispondenza dei giorni ogni 52 cicli Haab e 73 Tzolkin, ossia ogni 52 anni (18.980 giorni).
I Maya non usavano numerare gli anni semplicemente in base al passaggio dei due cicli sopra descritti, sarebbe stato troppo semplice in fondo… usavano il Lungo Computo, ossia una numerazione progressiva dei giorni in un sistema di numerazione posizionale, misto e su basi diverse (13, 18 e 20). Il numero era composto da 5 cifre (il conteggio partiva sempre dallo 0): la prima in base 20, la seconda in base 18, la terza e la quarta in base 20, la quinta in base 13… scritte da sinistra a destra. Un’altra particolarità era che nella quinta cifra la funzione dello 0 era svolta dal numero 13, risultando quindi che il primo giorno del lungo computo fosse il 13.0.0.0.0.
Alla fine del Lungo Computo finiva un’era e ne iniziava una nuova (ciò avveniva dunque ogni 5.125 e passa anni del nostro calendario), fatto che si sarebbe dovuto celebrare in maniera significativa e che verosimilmente si sarebbe prodotto in un cambiamento positivo… altro che fine del mondo!
L’aspetto interessante, che è giunto sino noi, è un altro: i Maya vivevano nella quarta era del Lungo Computo, non nella prima!
Secondo i calcoli, fatti con vari sistemi di conversione delle date, pare dunque che la quarta era abbia avuto inizio nel 3.114 a.C. … di rimando la terza era sarebbe iniziata nel 8.239 a.C. … la seconda era nel 13.364 a.C. e la prima era nel 18.486 a.C. .
Questo si sarebbe un aspetto su cui riflettere…